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Case Green direttiva Europea

Case Green direttiva Europea

Apr 13, 2023 | Case Green, Investimenti

Direttiva europea sulle case ecologiche 2023: cosa c’è da sapere?

 Il 14 marzo 2023 il Parlamento europeo ha approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia conosciuta come “case green direttiva Europea“, una nuova serie di regolamenti che imporranno standard più severi, si tratta di un passo importante per creare un futuro più sostenibile e ridurre le emissioni di CO2.

All’interno della direttiva sono contenute importanti novità riguardanti la riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’unione europea. Ma vediamo cosa comporta questo nuovo provvedimento e come potrebbe riguardarci

In questo articolo parleremo di:

Nuova normativa UE “Case green”

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico è diventato un tema importante in tutto il mondo. Come individui, c’è molto che possiamo fare per ridurre l’impatto che hanno le emissioni di C02, e i governi e le aziende hanno anche un ruolo importante da svolgere in questo senso. La nuova direttiva del Parlamento Europeo per le “case green” è un esempio del lavoro che si sta attuando per migliorare la sostenibilità a livello nazionale e internazionale.

L’ambito di applicazione della direttiva 

L’obiettivo principale della direttiva è quello di ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni in Europa. Questo obbiettivo sarà raggiunto attraverso una serie di misure, tra cui l’introduzione di standard minimi per le prestazioni energetiche delle case, l’imposizione di requisiti di efficienza energetica per i nuovi edifici e la promozione dell’uso di energie rinnovabili. I requisiti esatti che dovranno essere raggiunti variano a seconda del tipo di edificio, ma in generale tutti devono soddisfare determinati standard di isolamento, ermeticità, ventilazione, sistemi di riscaldamento e altre misure legate all’impatto energetico. Gli edifici devono anche essere progettati tenendo conto delle fonti di energia rinnovabili; ad esempio, devono essere in grado di ospitare pannelli solari. Anche tutte le ristrutturazioni devono soddisfare questi standard; qualsiasi edificio esistente sottoposto a una ristrutturazione importante dovrà soddisfare gli stessi requisiti di efficienza energetica delle nuove costruzioni. 

Prima di tutto, la direttiva impone standard minimi per le prestazioni energetiche delle case. Ciò significa che tutte le case in Europa dovranno soddisfare una certa quota di energia rinnovabile, come pannelli solari o generatori eolici. Inoltre, gli edifici esistenti dovranno essere sottoposti a una valutazione completa delle prestazioni energetiche, al fine di identificare gli aspetti che possono essere migliorati per ridurre l’impatto ambientale.

In secondo luogo, la direttiva introduce requisiti di efficienza energetica per i nuovi edifici. Questo significa che tutti i nuovi edifici in Europa dovranno essere costruiti con materiali che hanno prestazioni energetiche superiori, come ad esempio finestre a triplo vetro o isolamento aggiuntivo. Inoltre, gli edifici dovranno anche essere progettati in modo da massimizzare l’uso di luce naturale e ridurre l’uso di impianti di illuminazione artificiale.

Infine, la direttiva Eu case green promuove l’uso di energie rinnovabili. Ciò significa che i proprietari di case sono incentivati a utilizzare fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare o quella eolica, attraverso sussidi e agevolazioni fiscali. Inoltre, gli edifici che utilizzano fonti di energia rinnovabile possono ottenere un certificato di prestazione energetica più elevato, che può aumentare il loro valore sul mercato immobiliare.

L’obbligo imposto dalla direttiva riguarda tutti gli edifici residenziali e non, con delle piccole eccezioni, e prevede il raggiungimento di determinate classi energetiche.

case green direttiva Europea

Secondo il testo approvato dal parlamento europeo riguardante la Direttiva “Case Green”:

• Gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033.

• Per quanto riguarda invece gli edifici non residenziali entro il 2027 dovranno raggiungere almeno la classe energetica E e per gli edifici pubblici entro il 2030 dovranno raggiungere la classe energetica D.

• Gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere edificati ad zero emissioni a partire dal 2028, per gli edifici pubblici invece la scadenza è fissata al 2026.

L’obiettivo prioritario della direttiva è quello di intervenire sugli edifici che attualmente si collocano nella fascia energetica più bassa, la G, che corrisponde al 15% degli edifici.

Case Green direttiva Europea: cosa significa per i proprietari di case? 

Per i proprietari e gli acquirenti di case, la nuova direttiva significa che tutte le case di nuova costruzione o ristrutturate dovranno garantire una migliore efficienza energetica rispetto al passato. Questo potrebbe portare a una riduzione delle bollette dell’elettricità nel tempo, nonché a un miglioramento della qualità dell’aria interna, grazie all’aumento dei requisiti di ventilazione. La direttiva incoraggia anche l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari; anche se questo non sarà richiesto subito, potrebbe diventare obbligatorio in futuro, quando la tecnologia progredirà ulteriormente. I proprietari di casa devono anche tenere presente che la mancata osservanza di queste norme potrebbero in futuro comportare multe salate o altre sanzioni da parte dei governi locali, che dovranno stabilire se e quali sanzioni applicare oltre alla perdita di valore degli immobili che non saranno a norma.

Nel comunicato pubblicato dal Parlamento viene specificato che gli interventi atti a migliorare le prestazione energetiche degli edifici dovranno essere effettuati nel momento in cui vi accederà un nuovo inquilino o all’atto di vendita o di ristrutturazione.

Case green direttiva Europea: quali sono i principali interventi di efficientemente energetico:

Installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici

Mediante l’installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici Ã¨ possibile trasformare le radiazioni solari in energia elettrica. Producendo di elettricità “green” e accumulandola per sfruttarla per gli usi quotidiani dell’edificio.

Coibentazione dell’edificio con il cappotto termico

E’ possibile recuperare classi energetiche mediante l’installazione del cappotto termico, che riduce notevolmente gli scambi termici tra l’interno e l’esterno dell’edificio.

Sostituzione di infissi

L’installazione di serramenti moderni in pvc a doppio o a triplo vetro, permette di incrementare le classi energetiche dell’abitazione.

Installazione di moderne caldaie a condensazione

Rispetto a quelle tradizionali migliorano di molto i consumi recuperando il calore dei fumi di combustione e del vapore acqueo per permetterne il riutilizzo.

Come si calcola la classe energetica di un edificio:

La classe energetica di un edificio viene calcolata tenendo conto di vari fattori che contribuiscono a determinare il consumo annuale di energia necessario per riscaldare, raffrescare, illuminare e fornire acqua calda sanitaria all’immobile. Questi fattori includono le caratteristiche termiche dell’edificio, le prestazioni delle sue infrastrutture, il sistema di riscaldamento e climatizzazione adottato e molte altre variabili. Il risultato del calcolo definisce la classe energetica dell’edificio, che va dalla classe A, la più efficiente dal punto di vista energetico, alla classe G, la meno efficiente. Il processo di calcolo della classe energetica è fondamentale per incentivare la costruzione di edifici sempre più sostenibili e rispettosi dell’ambiente, contribuendo così a ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2.

Conoscere la classe energetica consente di conoscere il fabbisogno energetico di un edificio e per migliorarne le prestazioni energetiche bisogna redarre un documento che ne certifica il consumo energetico: l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Questo certificato è obbligatorio per poter vendere o affittare un immobile.

case green direttiva Europea

Ma l’entrata in vigore del provvedimento non è così vicina. A questo punto i deputati europei dovranno aprire i negoziati con i governi degli stati membri per stabilire un accordo che definirà i dettagli della norma che potrebbe arrivare entro Luglio 2023. E successivamente dal 2025 iniziare l’iter di recepimento per tutti gli stati membri.

Esclusioni: quali sono gli edifici che potranno essere esentati dal provvedimento?

In seguito all’entrata in vigore della direttiva europea “case green” nel 2023, alcuni edifici potrebbero essere esclusi per differenti ragioni. Sebbene infatti la direttiva rappresenti una sfida importante per architetti, tecnici e proprietari, è importante riconoscere che non tutti gli edifici presentano un livello di efficienza energetica che possa essere facilmente adeguato.

Il provvedimento non si applica ai monumenti, e i Paesi UE avranno la possibilità di escludere anche edifici tutelati sulla base del loro valore architettonico o storico, edifici tecnici, chiese e luoghi di culto.

Inoltre ogni stato potrà valutare se esentare dalla norma anche edifici dell’edilizia sociale pubblica che potrebbero determinare l’aumento degli affitti che di conseguenza non giustificherebbero i risparmi sui consumi.

Nelle deroghe possibili gli stati membri avranno anche la possibilità di escludere edifici residenziali usati meno di quattro mesi all’anno (come le seconde case e le case vacanza), con un consumo energetico previsto inferiore al 25% del consumo annuale, e le strutture temporanee (come uffici di cantiere e stabilimenti balneari).

Sono escluse anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati.

Quando la nuova direttiva europea sulle “Case green” entrerà in vigore?

Il Parlamento europeo ha approvato il 14 Marzo la direttiva con 343 voti a favore, 216 contrari e 78 astenuti

Conclusione:

Come abbiamo visto, la Direttiva europea sulle case green 2023 promette di rivoluzionare il modo in cui l’energia viene utilizzata nelle case di tutta l’unione europea. Riduce in modo significativo le emissioni di gas serra e consente ai proprietari di casa di risparmiare sui costi energetici investendo in fonti di energia rinnovabili. In definitiva, con questa direttiva si sta progettando per un futuro più sostenibile che valorizza le persone rispetto ai profitti.

Gli edifici che saranno oggetto di questa direttiva dovranno soddisfare determinati standard per l’isolamento, l’ermeticità, la ventilazione, i sistemi di riscaldamento e altre misure legate all’energia. Una migliore efficienza energetica negli edifici europei si traduce in bollette più basse nel tempo ma soprattutto nel gettare le basi per costruire un mondo migliore per noi e per i nostri figli.

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